Gli archi di Boville

Fu costruito dall'imperatore per commemorare il predecessore Augusto. Infatti la Gens Julia, il clan familiare di Giulio Cesare, era originario di Bovillae. Per questo, anche se Augusto era nativo di Velitrae (Velletri), quando la morte lo colse a Nola nel 14 D.C. la sua salma fu prima traslata a Bovillae, prima di essere scortata a Roma, per essere infine tumulata all'omonimo Mausoleo.

 Oggi rimangono solo tre dei dodici archi dello stadio, detti "carceres"; erano i posti di partenza dei competitori a cavallo. Restano anche vari ruderi e frammenti di statue, ed e' ancora visibile la pianta dello stadio.

L'area archeologica si inserisce in una zona verde, situata tra la Via Appia e la Via Nettunense, ricca di poderi vinicoli (dai cui vitigni originano i noti vini "Gotto d'Oro"), di antiche case rurali dagli olivi secolari, di sentieri che costeggiano le poche ville padronali storiche. Vi e' anche un'universita' (di Dallas), in perfetta armonia col paesaggio, a cui afferiscono studiosi e studenti d'oltreoceano, spinti da curiosita' per l'inestimabile retaggio culturale. Le viste panoramiche dei Castelli Romani, di Castel Gandolfo e di Monte Cavo sovrastano il paesaggio, evocando l'antico intreccio storico.

La fattoria di Bovillae

Seguendo un profondo desiderio dei cittadini, degli studiosi ed archeologi italiani ed esteri, ci proponiamo di trasformare l'area in un Parco Archeologico, rendendola fruibile a tutti, e salvandola altresi' dal sempre piu' incombente abusivismo edile, dalla speculazione edilizia, dalla cementificazione e dal degrado che porterebbero a breve alla perdita di un bene dell'umanita'.

AIUTATECI A SALVAGUARDARE IL PAESAGGIO, L'AMBIENTE, IL PATRIMONIO STORICO-CULTURALE DI FRATTOCCHIE E DELL'AREA DELLO STADIO DI TIBERIO!